Luci e colori nelle ville venete del Cinquecento:
il raffinato mondo di Paolo Veronese e Andrea Palladio

con Enrico Lucchese, ascolti musicali a cura di Valentino Sani
______________________________________________
in Veneto
in pullman da Ferrara
sabato 21 aprile

Ritrovo a Ferrara | ore 8.15 | parcheggio ex MOF

In compagnia dello storico dell’arte Enrico Lucchese viaggeremo alla scoperta di due gioielli architettonici del Cinquecento veneto: le ville palladiane di Maser e Fanzolo di Vedelago nel trevigiano, entrambe dal 1996 inserite dall’UNESCO nella lista dei siti patrimonio dell'umanità.

La mattinata sarà dedicata alla visita dello splendido complesso di villa Barbaro, edificato da Andrea Palladio tra il 1554 e il 1560 per l'umanista veneziano Daniele Barbaro – erudito, profondo studioso d’architettura antica e mentore dello stesso Palladio – e per suo fratello Marcantonio, ambasciatore della Serenissima, trasformando il preesistente palazzo medievale di famiglia in una residenza di campagna, decorata con uno dei più celebri e celebrati cicli di affreschi dell’arte veneta del Cinquecento, capolavoro assoluto di Paolo Veronese, e con gli stucchi di Alessandro Vittoria, tra i massimi sculturi del suo tempo.

Punto di arrivo importante verso la definizione di una nuova tipologia di edificio residenziale di campagna, villa Barbaro costituisce il primo esempio di casa dominicale allineata con le barchesse a formare un’unica e compatta linea di sviluppo architettonica. Il complesso comprende inoltre un ninfeo sul retro della villa e un tempietto palladiano – dalla planimetria innovativa, ispirata a quella del Pantheon romano – destinato ad assolvere alla doppia funzione di cappella privata e di chiesa parrocchiale per il borgo di Maser.

Dopo pranzo, trasferitici a Fanzolo di Vedelago, la restante parte del pomeriggio sarà interamente dedicata alla visita di villa Emo, l’altra superba residenza edificata nella campagna trevigiana, a partire dal 1558, da Andrea Palladio a beneficio del patrizio veneziano Leonardo Emo, nipote dell’omonimo protagonista di spicco della vita politica della Serenissima nella prima metà del XVI secolo.

La villa, incorniciata da due lunghe ali di barchesse colonnate, originariamente destinate ad ospitare le attività agricole, ricalca nell’insieme la tipologia del tipico complesso produttivo padronale di ispirazione palladiana.

Gli interni sono riccamente decorati e impreziositi da un importante ciclo di affreschi di Giovanni Battista Zelotti, uno dei più noti frescanti del Cinquecento veneto, collaboratore di Paolo Veronese sia in diversi cantieri privati della terraferma che a Venezia, a palazzo Ducale e nella biblioteca Marciana.

La giornata di visita ai tesori d’arte palladiani sarà inoltre l’occasione per conoscere da vicino, sui luoghi – attraverso una selezione di ascolti musicali curati e introdotti, come di consueto, da Valentino Sani –, la grande musica del Cinquecento veneto nel suo passaggio cruciale dal dominio incontrastato della vocalità alla nuova civiltà strumentale, che proprio da Venezia e dai territori della Serenissima mosse i suoi primi passi verso il resto della nostra penisola e l’Europa.



€ 89 (min. 20 persone)
La quota comprende: pullman GT, pranzo, ingressi, visita guidata con ascolti

Tessera annuale obbligatoria di € 10 dell'Associazione Culturale In viaggio con le Muse

Enrico Lucchese

Valentino Sani